L’umanità sta per essere attaccata da una specie alinea. Per difendersi l’umanità ha deciso di sfruttare le abilità speciali di alcuni bambini, creando una Scuola di Guerra per la formare geni militari fin dall’età più precoce. Ender Wiggin ha sei anni quando entra nella scuola per essere sottoposto all’addestramento. Ender, però, non è un ragazzo come gli altri, è un genio tra i geni, costretto ad eccellere in un ambiente crudele e violento.
Non aggiungo altro sulla trama per evitare spoiler.
Il libro è un’opera di fantascienza eccellente, addirittura imperdibile se si sono amati Fanteria dello Spazio e la saga di Harry Potter. Lo stile dell’autore e la trama sono entrambi semplici e diretti, anche se sarebbe forse più corretto dire “non inutilmente barocchi”. Non si pensi, tuttavia, che la linearità della trama impedisca colpi di scena inaspettati e stimolanti.
Unica nota dolente, una scelta traduttiva. Nel libro, la specie aliena che sta per attaccare la terra è chiamata dall’autore Formics (da “formic”, ovvero “related to the ants”, ovvero “delle/relativo alle formiche”). Il traduttore italiano ha deciso di rendere il nome della razza in Scorpioni. Il suggerimento è di leggere il termine come Insettoidi o Formicoi
di o altre traduzioni che vi vengano in mente dal termine Formics, senza fare associazioni con gli Scorpioni, che non erano assolutamente nella mente di Orson Scott Card.
Qui un leggero spoiler, saltate questo paragrafo se non volete rischiare: i Formics hanno un’intelligenza collettiva e una regina madre (o più). Le formiche sono note per Swarm Intelligence (intelligenza di sciame – nome legato dall’analisi partita sulle api) e una formica regina, che spesso è la madre di tutte le altre formiche presenti nel formicaio. Il legame risulta fin troppo evidente e la scelta del traduttore una presa di libertà infelice. Finisce qui il mini-spoiler.
Altro punto interessante, qualcuno leggendo il romanzo ha sostenuto che avesse preso in prestito diversi elementi da Harry Potter. Tuttavia, il gioco di Ender è stato pubblicato nel 1985 e a meno che Card non abbia preso una macchina del tempo, sembra chiaro chi si sia ispirato a chi.
Em.
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